Qui è successo qualcosa di forte, devastante. Qui qualcosa ha distrutto tutto, all’improvviso, come un incantesimo scagliato da un mago impazzito. Per questo motivo, aggirandomi qui, fra mura crollate e statuette spaesate, ho pensato a Dorothy quando ritorna alla città di Smeraldo e la trova stravolta.

Forse, come succede nel film, quelle statuine in mezzo all’erba non sono sempre state di pietra, forse prima del disastro erano esserini viventi.
Forse con questi mobili abbandonati e un tocco di magia, ci potremmo costruire anche noi un trabiccolo volante e andare via.
Inoltre c’è da dire che la vernice rimasta il colore della città di smeraldo lo ricorda davvero. Non avete visto il film e ricordate solo il grande classico con Judy Garland? Recuperate quanto prima! “Nel fantastico mondo di Oz” mantiene il tono della favola ma si tinge di tinte cupe, alcune scene riescono anche ad essere disturbanti. La sensazione di trovarsi imbrigliati in un incantesimo un po’ folle pervade anche lo spettatore ed è un po’ ciò che si prova visitando luoghi abbandonati come questo.
Nella realtà questo posto non è stato vittima di una magia cattiva. A guardarlo viene da pensare a uno scenario di guerra, ma non è così. Questa volta è stata la natura che s’è svegliata e ha deciso di spazzare via questo posto, le sue mura, le statue, i mobili, tutto. Non ha lasciato nulla se non i ricordi e un asciugacapelli appeso.
Chi si è salvato? Solo chi se ne stava rincantucciato nell’angolo, sul fondo della chiesetta: una madonnina è ancora lì, sopravissuta e riconoscente.
Ci sono altre foto di questo posto, se vi va le trovate in questo album. Magari lasciate pure qualche commento!
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