Le contai: 28 in tutto, forse si erano perse qualche compagna per strada, nel tempo, passando di mano in mano. Qualcuna era più malconcia, mangiata sugli angoli, ma la più provata era la carta che rappresentava la morte, sopravvissuta solo a metà. Mancava la parte sottostante, quella con le scritte nelle varie lingue, strappata o tagliata di proposito come a dire "non ci sono parole per la morte".
Da una mostra d'arte a Padova passando per il Geghegè, un video dei Blur e un film con Marcello Mastroianni. I miei gradi di separazione nella everyday life.
Tre vecchi film in bianco nero che sanno fare male. Tre coppie di attrici indimenticabili. E più di qualche inquietudine. Grazie a Joan, Bette, Audrey, Shirley, Elizabeth e Katharine
L'incontro è avvenuto dove approdavano immobili le scale mobili, al piano superiore. Ce li siamo trovati davanti: noi con le macchine fotografiche, loro con le spranghe di ferro, noi in due e loro otto o nove. Erano un bel gruppetto variegato, con le facce da Goonies o Stranger Things, c'era quello un po' più alto, quello cicciottello, quello con gli occhiali. Erano lì che si divertivano a spaccare tutto, naturalmente, ed erano perfino un po' sudaticci.
Una storia del tutto inaspettata, scritta lanciando i dadi. Parla di nativi americani e di una torre altissima.
Al manicomio ci siamo stati tutti, ci siamo entrati attraverso lo schermo di un cinema, il monitor di un televisore, abbiamo gironzolato fra i pazzi e le loro urla, abbiamo visto qualcuno di loro subire l'elettroshock o, peggio, quell'intervento agghiacciante, la lobotomia.
Sì, mi è capitato di scrivere soggetti e sceneggiature. Un paio di queste si sono trasformate in cortometraggi. Per "La misura dei salami" avevo scritto la sceneggiatura come si dice "non originale", perché il punto di partenza era il racconto... Continue Reading →
C'era una volta una grande casa che ospitava ragazzi e ragazze, giovani non più bambini. Andrea, Marco, Matteo, Lisanna, Marta, Jarno e molti altri hanno vissuto lì per un po' di tempo, insieme, per forza. Le le loro storie se... Continue Reading →